Gli ettari vitati rispetto al 2016 sono quasi raddoppiati e sono oggi circa 5. Abbiamo preso in affitto alcuni appezzamenti continuando quel lavoro di recupero di vecchi vigneti mirato a restituirli alle colline a cui sono sempre appartenuti. Si trovano nelle frazioni intorno a Gragnano (fraz. di Capannori) e sono vigne gestite da sempre in maniera attenta e rispettosa della terra.
Tutti gli ettari vitati, secondo la migliore tradizione lucchese, non prevedono la presenza di un solo vitigno. Abbiamo per lo più Sangiovese, ma anche altri vitigni toscani storici come Canaiolo, Ciliegiolo, Malvasia Nera. Presenti da decenni in zona e ormai di tradizione anche diversi filari di Merlot, di Montepulciano, di Barbera e soprattutto di Syrah.
La maggior parte dei vigneti si affaccia a ovest, verso il mare, il resto a sud ovest. Si trovano tutti sulle pendici dell’Appennino che scende verso la piana di Lucca e godono in generale dell’esposizione a un’intensa luce solare, della brezza diurna del Mediterraneo e dell’aria fresca della notte dell’Appennino.
I suoli sono una miscela di origine alluvionale di arenaria e marna.
Le uve vengono raccolte a mano in piccole cassette e portate in cantina senza l’uso di pompe. La diraspatura, così come la raccolta, viene eseguita a mano.
10 – 15 giorni di macerazione sono sufficienti per estrarre tutti i tannini e gli aromi di qualità. Dopo la svinatura il vino viene lasciato riposare brevemente prima di essere trasferito in barriques (oltre il sesto/settimo passaggio) per completare la fermentazione malolattica.
Imbottigliamento – Non filtrato
Blend: Sangiovese 55%, Syrah 20%, Canaiolo, Ciliegiolo e altri 25%
12 mesi in rovere e 6 mesi in vasche d’acciaio prima dell’imbottigliamento.
L’annata 2017 è stata difficile, una gelata arrivata alla fine di Aprile ha bruciato buona parte delle gemme e la successiva siccità (del tutto eccezionale per un posto ricco d’acqua come la lucchesia) hanno fatto sì che venissero prodotte in totale solo 1700 bottiglie di Malgiacca Rosso.